RICERCA E SVILUPPO

VITIGNI PIWI IN ABRUZZO

Testare i vitigni resistenti in Abruzzo, mettendoli a confronto con quelli autoctoni. È questo il cuore del progetto sperimentale sui vitigni Piwi (acronimo dal tedesco pilzwiderstandfähig, letteralmente “viti resistenti ai funghi”), promosso dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo insieme all’Istituto tecnico Agrario “Cosimo Ridolfi” di Scerni (Chieti)…… per continuare la lettura al link https://www.virtuquotidiane.it/enogastronomia/cantine-e-vini/vitigni-resistenti-in-abruzzo-un-campo-sperimentale-di-piwi-obiettivo-autorizzarli-entro-cinque-anni.html

CIBIOGO INTERREG EUROPE
Si tenuto il giorno 24 Ottobre u.s, presso la sala consiliare della Provincia di Potenza il Primo Meeting Internazionale e lancio ufficiale dell’iniziativa di cooperazione interregionale CIBIOGO Interreg Europe: Partecipazione dei Cittadini nella Governance della Biodiversità.

Il progetto CIBIOGO, della durata di 4 anni, ha l’obiettivo di contribuire a migliorare la politica territoriale locale sulla biodiversità e le relative azioni con il coinvolgimento attivi dei cittadini nella governance nella gestione sostenibile dei servizi ecosistemici.

Per la Provincia di Potenza, CiBioGO sarà un utile strumento per interagire con i suoi 100 comuni e supportarli nella ricerca ed implementazione delle migliori soluzioni ecosistemiche a livello urbano che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e concorrere a raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale e della biodiversità richiesti dall’UE, e fungerà da supporto tecnico-cognitivo e tematico per avviare un complesso processo di riorganizzazione della governance delle Aree Protette (SCA e ZPS) di propria competenza in quanto ente di gestione:

1. Abetina di Ruoti

2. Bosco Cupolicchio

3. Bosco Mangarrone

4. Lago la Rotonda

5. Lago Pantano di Pignola

6. Monte Paratiello

7. Monte Li Foi

8. Valle del Noce

9. Valle del Tuorno – Bosco Luceto

Questo processo di riorganizzazione vedrà l’attivazione di piattaforme partecipative permanenti con la Regione Basilicata e i principali stakeholder e un percorso di progressivo coinvolgimento delle comunità locali, della società civile e dei cittadini sia nelle scelte di governo che nelle azioni che verranno pianificate e realizzate da parte della Provincia.

Questo percorso si inserisce e sarà valorizzato nei diversi programmi e azioni in cui la Provincia di Potenza è parte attiva, soprattutto in termini di resilienza territoriale e comunitaria ai cambiamenti climatici, e costituirà uno strumento di sensibilizzazione su questi temi nei cittadini con programmi di coinvolgimento della comunità che saranno sviluppati dal proprio MCR2030 Resilience HUB, attualmente una delle 25 entità riconosciuta dalle Nazioni Unite a livello globale per lo sviluppo della resilienza territoriale e delle comunità.

L’idea del progetto CIBIOGO è di influenzare la politica regionale/territoriale per il coinvolgimento dei cittadini nella governance della biodiversità e nella gestione sostenibile dei servizi ecosistemici attraverso un approccio integrato. La governance partecipativa proposta dal progetto CIBIOGO si riferisce al processo che consente ai cittadini di essere più partecipativi nel processo decisionale pubblico ed è vista come uno strumento per affrontare le questioni relative alla disillusione della democrazia e per migliorare la responsabilità pubblica e la fornitura di servizi pubblici. Anche se di per sé non è un fenomeno innovativo, poiché molti governi e progetti hanno sperimentato una serie di pratiche innovative per espandere i meccanismi di partecipazione dei cittadini alla governance che vanno oltre il voto alle elezioni, è necessario superare l’apatia pubblica nei confronti del coinvolgimento nel processo decisionale una sfida che richiede ulteriore attenzione, soprattutto quando si ha a che con il governo e l’uso del territorio.

L’obiettivo generale del CIBIOGO, pertanto, consiste nel miglioramento degli strumenti di policy-making per incrementare la governance della biodiversità e nella gestione sostenibile dei servizi ecosistemici e dovrà essere attuato nell’ambito delle iniziative condotte dal Resilience HUB della Provincia di Potenza, capitalizzate nella più ampia iniziativa MCR2030 sulla resilienza territoriale.

ll consorzio è composto dai seguenti partner, tutti consapevoli che le politiche regionali sulla biodiversità possono avere successo solo se i pezzi di questo puzzle vengono messi insieme:

1. Province of Potenza, Italy, Lead Partner

2. BURST Not-for-profit Limited Liability Company, Hungary, Advisory Partner

3. Vidzeme Planning region, Latvia

4. Harghita County Council, Romania

5. Public Service of Wallonia – Agriculture, Natural Resources and Environment, Belgium

6. Commonwealth of L’Horta Sud, Spain

7. Slovenia Forest Service, Slovenia

All’incontro sono stati invitati i Presidenti di Enti, Associazioni e Collegi ed Ordini professionali, (per i Periti Agrari di Potenza ha partecipato Mauro Finiguerra) che nei loro interventi hanno dichiarato l’apprezzamento dell’iniziativa e dato la disponibilità a partecipare per la migliore realizzazione del progetto.

CONTROLLO QUALITÀ FONDAMENTALE
“Il controllo della qualità è l’elemento portante del nostro sistema. L’Italia non è una Nazione di quantità, ma è ineguagliabile per quanto riguarda il rapporto mare-cibo, terra-cibo, allevamento-cibo. Questa filiera di valore viene percepita sui mercati esteri come un valore aggiunto eccezionale. Se noi perdiamo quello, automaticamente perdiamo un valore che ci è stato tramandato dalla storia”, così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo oggi a Cetara durante la plenaria dell’Ispettorato Centrale per la Qualità e la Repressione delle Frodi dei Prodotti Agroalimentari (ICQRF).
“Credo – ha detto Lollobrigida – che non ci sia limite oggi all’espansione del mercato italiano se resta il mercato della qualità. Per questo – ha sottolineato – ringrazio le persone che da tempo lavorano all’ICQRF a garanzia dei nostri prodotti”.
“Abbiamo potenziato la struttura con 300 unità con la scorsa legge di Bilancio, siamo stati anche attaccati per queste nuove assunzioni. Onestamente credo che uno Stato senza una burocrazia efficiente non funzioni bene”.
“Anche per questo – ha rimarcato Lollobrigida – continua ad essere fondamentale la collaborazione tra le diverse forze di controllo e delle istituzioni coinvolte nella protezione del patrimonio agroalimentare italiano. Lo facciamo anche attraverso l’efficientamento degli uffici”.
“La mia presenza qui insieme al collega Edmondo Cirielli – ha detto Lollobrigida – vuole testimoniare l’impegno del Governo Meloni nel sostegno al settore agroalimentare italiano. Un sostegno – ha concluso – che rimarrà costante”.

FAO: PUNTARE SU RICERCA PER COMBATTERE FAME NEL MONDO
“La Fao ha un ruolo fondamentale per la promozione delle politiche per la sicurezza alimentare. Un tema che rappresenta una delle priorità della Presidenza italiana del G7 nel 2024. Il Governo Meloni vuole tracciare un percorso per promuovere tutte le iniziative concrete per ridurre fame e malnutrizione. Tra le sfide principali, la gestione dell’acqua”. Lo dichiara il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenuto oggi a Roma alla 43esima sessione della Conferenza della Fao.

“Siccità e alluvioni – continua il ministro – si manifestano con crescente vemenza. Più di tre miliardi di persone nel mondo vivono in aree agricole con livelli elevati di carenza idrica. È necessario intervenire non solo a livello nazionale ma anche con azioni di cooperazione internazionale per contrastare eventi avversi o ridurre i danni collaterali. La convinzione del Governo italiano riguarda, inoltre, il ruolo chiave svolto da agricoltori e allevatori: sono loro i protagonisti della manutenzione del territorio, i primi ambientalisti che lavorano per fronteggiare il dissesto idrogeologico”.

“La politica della gestione delle acque deve essere parte integrante della strategia di sviluppo agricolo. Auspichiamo che la Fao possa mettere in campo iniziative programmatiche per la gestione integrata della terra e dell’acqua, mobilitando le risorse necessarie grazie al coinvolgimento di istituzioni finanziarie internazionali, partner, anche privati, e Stati membri. Perché la ricerca è fondamentale per un uso più efficiente di questo bene prezioso”, conclude il ministro Lollobrigida.

PNRR: SPENDERE RISORSE PER FAR CRESCERE ECONOMIA 
Serve un ripensamento del PNRR, anche con un utilizzo più puntuale e strategico dei fondi. Non abbiamo grandi risorse per l’agricoltura, poco meno di 5 miliardi di euro da spendere e che stiamo investendo con attenzione. Si tratta di un piano scritto in un’altra epoca storica, con delle criticità che credo sia interesse anche dell’UE comprendere”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida intervenendo al convegno dell’Anci “Missione Italia, Pnrr dei Comuni e delle città”. 
”Dobbiamo rivedere alcune politiche, anche a livello europeo. Stiamo adottando una dialettica, per ora, positiva con l’UE. In questi giorni, abbiamo pubblicato il bando per l’Agrisolare che porta il contributo a fondo perduto all’80% ed elimina alcuni vincoli, come quello dell’autoconsumo. Allo stesso modo stiamo investendo di più nella logistica per renderci più competitivi a livello mondiale e far circolare merci e persone più velocemente. Stiamo rispondendo al bando per l’innovazione tecnologica, un’altra sfida lanciata in ambito europeo ma con un approccio pragmatico nel campo dei macchinari agricoli”, ha sottolineato il ministro.
“Il nostro obiettivo è di utilizzare tutte le risorse a disposizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È necessario che le risorse vengano spese per far crescere la nostra economia”, ha concluso il ministro.

LE TEA PER L’AGRICOLTURA ITALIANA: SERVONO DAVVERO?
Promuovere un sistema pubblico-privato di miglioramento genetico basato sulle tecnologie genomiche più avanzate è strategico per adeguare l’agricoltura nazionale al futuro e mantenere la sostenibilità e la competitività del comparto agricolo nazionale.
E’ questa la conclusione del position paper elaborato dal Cluster Agrofood Nazionale (l’associazione riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca che aggrega Imprese, Associazioni di categoria, Università, Organismi di ricerca, Enti di Formazione e Rappresentanze territoriali che operano nel settore Agrifood) e da Assobiotec (l’Associazione Nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie che fa parte di Federchimica) sull’uso delle Tecniche di Evoluzione Assistita in agricoltura. Il documento è stato presentato ……………
La specifica documentazione, molto importante per i Colleghi che esercitano la libera professione, verrà inviata agli Associati

RICERCA
In questo momento c’è bisogno che la politica, le Istituzioni e il Mipaaft siano dalla parte della ricerca. Il mondo dell’agricoltura italiana è un mondo che guarda alla tradizione, a quello che c’è stato lasciato ma è certamente un mondo che deve guardare all’innovazione che ha bisogno di un supporto di regole da parte delle istituzioni e, soprattutto, di fondi. Sono convinto che sia necessario ritornare a finanziare la ricerca sia con i fondi pubblici e sia con un’agevolazione fiscale nei confronti di tutti quei privati che sono disponibili ad aiutare questo settore. In questo momento abbiamo una visione specifica all’interno del Mipaaft. In particolare, l’obiettivo principale sarà quello di aprire un agorà all’interno del quale inserire la ricerca scientifica per comprendere insieme al mondo agricolo e alle associazioni di categoria, che per me rimangono gli interlocutori principali, la direzione da intraprendere per capire dove vogliamo portare il mondo agricolo italiano. Tutto quello che la ricerca fa per l’agricoltura è fondamentale.” Così ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole, alimentari forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio oggi in visita all’Istituto Sperimentale Italiano “Lazzaro Spallanzani” di Rivolta d’Adda (Cr). 

AsPerA

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