FLOROVIVAISMO
Il giorno 1 luglio u.s. abbiamo pubblicato la notizia dell’approvazione dell’ultimo DL in tema di florovivaismo che, convertito, è stato pubblicato in GU del 15-7-2024 delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle foreste, uno o più decreti legislativi per costituire un quadro normativo organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualita’ e dell’utilizzo dei prodotti del settore florovivaistico e della filiera florovivaistica.
Le documentazioni di cui all’ allegato n. 102 verranno inviate agli Associati
IL DDL FLOROVIVAISMO È LEGGE
“Un provvedimento che abbiamo fortemente voluto fin dal nostro insediamento per dare più forza a un comparto che, per troppo tempo, è stato dimenticato dalla politica. Più garanzie, sostegno all’innovazione e un nuovo quadro normativo adeguato per uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura italiana. Continuiamo così sostenendo le filiere italiane d’eccellenza con fatti concreti”. Cosi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
FLOROVIVAISMO. PIÙ FORZA AL COMPARTO
“Il ddl florovivaismo è legge ed è un’ottima notizia per tutto il comparto. Con nessun voto contrario anche il Senato ha approvato il disegno di legge delega in materia di florovivaismo, che insieme al ministro Lollobrigida abbiamo fortemente voluto, fin dal giorno del nostro insediamento, per poter dotare il settore di un quadro normativo adeguato e finalmente in grado di supportare al meglio le imprese del settore. Ci eravamo prefissati di aggiornare il quadro normativo, dopo un’attesa durata troppi anni, dare impulso alla ricerca, alla sperimentazione e all’innovazione tecnologica, così da consentire al settore di lavorare in un’ottica di stretta sinergia tra produzione e rispetto dell’ambiente. Grazie alla legge sul florovivaismo sarà più semplice capire con chiarezza chi deve fare e cosa, incentiveremo la collaborazione tra Stato e Regioni che, sommate al sostegno globale della filiera anch’essi soggetti centrali nel processo di crescita del comparto, accelereranno la crescita e lo sviluppo del settore. Sono fiducioso che da oggi, chiuso l’iter legislativo, inizieremo un percorso che consentirà al florovivaismo di tornare a occupare un ruolo di assoluto rilievo nel mondo dell’agricoltura italiana, sia sul mercato interno che internazionale. Con questo obiettivo ambizioso ci metteremo subito al lavoro a partire già dalle prossime settimane, nelle quali intendo convocare presso il Masaf il tavolo tecnico di filiera, per sviluppare rapidamente una strategia concreta per il florovivaismo”. E’ quanto dichiara il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra.
Fonte MASAF
LAZIO: COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI
Al via da ieri 9 gennaio 2023 sulla piattaforma GeCoWEB Plus la presentazione delle domande per il bando della Regione Lazio da un milione di euro complessivi volto a finanziare gli studi di fattibilità tecnico-economica finalizzati a realizzare le CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili.
Lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, già oggetto della campagna di sensibilizzazione ‘Meno Inquini, Più risparmi’ (consultabile qui), si inserisce nell’ambito degli indirizzi di politica energetica della programmazione unitaria 2021 – 2027, del Piano Energetico Regionale – PER e del Piano per la Transizione Ecologica (PTE) della Regione.
La costituzione delle CER permette inoltre di raggiungere obiettivi di carattere: ambientale, incentivando la diffusione delle Fonti Energetiche Rinnovabili diminuendo in tal modo le emissioni di gas ad effetto serra e concorrendo alla mitigazione dei Cambiamenti Climatici; economico, attraverso la riduzione dei consumi e il risparmio energetico; sociale, attraverso la promozione di modelli di inclusione e collaborazione e di contrasto alla povertà energetica
Per ciascuna domanda il sostegno va da un minimo di 6.000 a un massimo di 13.000 euro.
La domanda va presentata on line dal Soggetto Promotore della CER dalle ore 12:00 del 9/01/2023 e fino alle ore 18:00 del 21/02/2023 sempre sulla piattaforma GeCoWEB Plus.
Maggiori informazioni su: www.lazioecologicoedigitale.it
AZIENDE
DEL SETTORE FLOROVIVAISTICO
È stato firmato dal
Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli, dopo
l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni lo scorso 12 ottobre, lo schema di
decreto,( il cui
testo non è ancora disponibile), a favore del settore
florovivaistico atto a contrastare gli effetti del rincaro
dei prezzi energetici, derivanti dall’attuale crisi economica generata dal
quadro di instabilità internazionale dovuto alla guerra tra Ucraina e Russia.
Lo schema di decreto, fortemente atteso dal settore, prevede uno stanziamento
di 25
milioni di euro a valere sul “Fondo per lo sviluppo e
il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura”.
Secondo le stime Istat dovrebbe coinvolgere oltre 8 mila imprese
florovivaistiche, per un totale di circa 8814 ettari di superfici a serre o con
strutture protette, che necessitano a seconda delle esigenze sia di
raffrescamento che di riscaldamento.
Il contributo concedibile, anche nel rispetto di quanto previsto dal Quadro
temporaneo europeo di riferimento, è pari al 30% dei maggiori costi sostenuti
nel periodo marzo-agosto 2022 rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo
dello scorso anno, per la gestione delle attività produttive, svolte
essenzialmente in serra, per l’acquisto di energia elettrica, gas metano,
G.P.L., gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda.
È prevista la possibilità di erogazione di un acconto pari al 90% del
contributo spettante.
Obiettivo dell’intervento è quello di salvaguardare la competitività del
settore ed evitare chiusure o arresto della produzione per assenza di liquidità
delle imprese florovivaistiche per le loro esigenze di utilizzo dell’energia
sia per il raffrescamento delle strutture serricole che per il loro
riscaldamento, oltre al generale impatto su tutti i mezzi di produzione
(fertilizzanti, prodotti fitosanitari, imballaggi, trasporti, materiale di
propagazione), con sensibili impatti sull’occupazione.
Fonte Mipaaf