MASAF

AGRICOLTURA DEVE TORNARE CENTRALE
“Il nostro modello di vita e di civiltà deve tornare centrale in Europa, e questo richiede una maggiore tutela e difesa del nostro modello di produzione e consumo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante il “IV incontro del Progetto Erasmus delle società civili organizzate” organizzato dal CNEL.
“Per il Governo italiano, l’agricoltura non è solo un luogo di produzione di cibo, ma è soprattutto tutela del territorio e dell’ambiente”, ha proseguito il ministro. “Nella nostra storia culturale, l’agricoltura ha avuto un ruolo centrale nell’arginare i fenomeni che rendono il territorio difficilmente abitabile o che provocano danni collaterali da eventi atmosferici critici”.
Ricordando i 100 anni dalla legge Serpieri del 1924, Lollobrigida ha sottolineato come questa legge abbia introdotto il concetto di contrasto al dissesto idrogeologico, affidando all’agricoltore la responsabilità della tutela del territorio, accompagnata da corrette politiche forestali.
“Abbiamo bisogno di una PAC che incentivi le produzioni di qualità sostenibili, senza penalizzare economicamente gli agricoltori. Il rischio dello spopolamento delle campagne – ha rimarcato il ministro- è davanti ai nostri occhi, e garantire il reddito agli agricoltori è fondamentale per evitare il dissesto del territorio”.
“Gli agricoltori non devono essere visti come proletari sfruttati, ma come imprenditori della loro attività. Solo così possiamo garantire un modello di vita di alto profilo, in linea con la storia e le aspirazioni dell’Europa”, ha concluso Lollobrigida.

FLOROVAISMO

“Qui a Pistoia ci sono aziende, alcune delle quali ho avuto l’opportunità di visitare questa mattina, che, grazie a oltre un secolo di attività, hanno il radicamento, l’esperienza e la conoscenza di un settore, come quello florovivaistico, che ha permesso all’Italia di primeggiare nel comparto; generando un fatturato di circa 3 miliardi, di cui un terzo è attribuibile al sistema produttivo toscano”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante l’incontro con le associazioni di categoria questa mattina a Pistoia.
“Il settore del florovivaismo – ha ricordato Lollobrigida- genera 200 mila posti di lavoro in questa Nazione. Non sono pochi, e qui a Pistoia rappresenta l’ossatura portante di un’economia che oggi, fortunatamente, vede nell’amministrazione un punto di riferimento e che questo Governo vuole supportare in ogni modo. Un riferimento al ministero è il senatore e sottosegretario Patrizio La Pietra, pistoiese, che conosce queste tematiche e che si relaziona, quotidianamente, con gli operatori del comparto per comprendere e risolvere le varie criticità”.
“Per troppo tempo – ha detto Lollobrigida- agli imprenditori si diceva ti pago per non coltivare. Noi diciamo ti pago per tornare a produrre, perché investire sull’agricoltura significa investire risorse non in termini ma guardando al futuro. Vogliamo diminuire gli agrofarmaci e lo potremo fare attraverso la ricerca e le tecnologie evolutive avanzate, per selezionare piante più forti, resistenti alle fitopatie e al cambio climatico. Dobbiamo raggiungere questo obiettivo ma senza mettere a repentaglio la produzione”. 
“Bisogna intervenire – ha concluso – anche sul sistema logistico. Abbiamo un mercato frammentato e costi di trasferimento elevati. Il nostro obiettivo è abbattere le spese e semplificare le procedure, affinché le imprese possano competere in modo più incisivo”, ha concluso.
Fonte MASAF

PROTOCOLLO SERVIZIO CIVILE AGRICOLO

È stato firmato IL 22/11 IL Protocollo d’intesa relativo al “Servizio civile agricolo” tra il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, on. Francesco Lollobrigida.Il Servizio Civile Agricolo, che si aggiunge ai bandi tematici già avviati in ambito digitale e ambientale, avrà l’obiettivo di coinvolgere nel primo anno mille giovani, grazie a un investimento di circa 7 milioni di euro, messi a disposizione dalle strutture dei due Ministri.

Il Protocollo punta a “rafforzare il Servizio Civile come strumento di promozione e sviluppo dell’agricoltura, in particolare quella sociale”, offrendo ai giovani la possibilità di acquisire competenze trasversali che aumentino le prospettive di occupabilità in ambito agricolo e agroalimentare, promuovendo e potenziando la conoscenza delle pratiche e della cultura contadina, in particolare nelle aree interne della Nazione, valorizzando il welfare di prossimità al fine di potenziare l’erogazione dei servizi primari nel settore.
Vari i possibili ambiti di attuazione dei progetti di Servizio Civile Agricolo: dall’agricoltura sociale alla promozione dei corretti stili di vita alimentari anche nell’ottica di contribuire a contrastare i disturbi dell’alimentazione, dal sostegno a iniziative finalizzate alla riduzione dello spreco di alimenti alla conoscenza della cultura contadina, fino ad arrivare alla tutela dei prodotti agricoli e alimentari italiani.

«Il Servizio Civile, che grazie a questo accordo con il collega Lollobrigida, che ringrazio, si arricchisce della versione dedicata al mondo agricolo, è una meravigliosa opportunità di cittadinanza attiva – sottolinea il ministro Abodi – un allenamento alla generosità sociale, un’esperienza umana che merita di essere vissuta e può lasciare un segno positivo nella vita di una persona. In questi primi dodici mesi di Governo abbiamo cercato di dare al Servizio Civile un’idea sempre più contemporanea, più vicina alle sensibilità dei giovani e per questo lo abbiamo articolato in digitale, ambientale e, come detto, da oggi anche agricolo. Grazie a questa nuova configurazione vogliamo offrire a ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni un’ulteriore opportunità di impegnarsi in un settore che permetterà loro di vedersi riconosciute conoscenze, competenze ed esperienze, anche nella prospettiva di una loro valorizzazione in ambito lavorativo».

«Il Servizio Civile Agricolo è una straordinaria opportunità per i giovani, che permetterà di fare un’esperienza nel mondo dell’agricoltura – dichiara il Ministro Lollobrigida. Insieme al ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ringrazio per la collaborazione, abbiamo deciso di impegnarci per dare la possibilità ai ragazzi di conoscere e contribuire alla crescita di questo straordinario settore. Un comparto strettamente legato all’eccellenza delle nostre produzioni, della nostra trasformazione e distribuzione. In questo modo diamo la possibilità ai giovani di apprendere il significato vero e proprio della “qualità” italiana, riconosciuta nel mondo, e toccare con mano le nuove tecnologie e l’innovazione che stanno sempre più caratterizzando le imprese agricole, in un’ottica sostenibile senza rinunciare alla sicurezza sociale e alimentare.»
 A seguito della firma del Protocollo, verrà pubblicato nelle prossime settimane il Bando di progettazione per l’impiego dei primi 1.000 giovani operatori volontari del Servizio Civile Agricolo.

LEGGE DI BILANCIO L’AGRICOLTURA TORNA PROTAGONISTA
600 milioni in più per il settore primario e una rete di misure che hanno come obiettivo la tutela del reddito di agricoltori e pescatori e dunque le parole chiave di un nuovo protagonismo per agricoltura e agro-industria nel nostro paese: giovani, donne, filiere, innovazione, investimenti, competitività, internazionalizzazione.
“Con questa Legge di bilancio” dice la Ministra alle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, “l’agricoltura torna protagonista. Pur nelle condizioni date, delineamo le traiettorie di marcia che adesso troveranno piena sistemazione nel collegato agricolo che presenteremo a fine gennaio. Lo dico in una battuta: se la priorità del paese si chiama lavoro, noi saremo in grado di corrispondervi sempre più rendendo centrali agricoltura e agroindustria. È di questa rilevanza strategica che stiamo parlando. Aver ottenuto 600 milioni in più per l’agricoltura è un segnale strategico”.
“È importante”, prosegue la Ministra Bellanova, “aver mantenuto l’impegno a non aumentare le tasse agli agricoltori. Abbiamo cancellato l’IRPEF agricola per il 2020 e quelle risorse potranno essere investire in crescita delle aziende; ci sono mutui a tasso zero per le imprenditrici in agricoltura; gli sgravi contributivi per le start up agricole aperte da giovani e interventi sulle emergenze cimice asiatica e xylella. E c’è grande attenzione alle filiere, alla competitività, all’innovazione. Una tastiera ampia che ha in radice una premessa: sostenibilità sociale, ambientale, economica. Solo così questo settore sarà realmente attrattivo per le nuove generazioni e costituirà l’attore principale contro crisi climatica e dissesto idrogeologico perché più agricoltura e agricoltura di qualità soprattutto significa garantire nel contempo qualità del paesaggio, tutela ambientale, enorme attenzione nell’uso di risorse importanti come ad esempio l’acqua, risparmio di suolo”
Di seguito i principali interventi:

MISURE FISCALI
Ø Azzeramento Irpef agricola per il 2020
Confermato l’azzeramento dell’Irpef per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Ø Agevolazioni fiscali per il florovivaismo
Riduzione della base imponibile (limite del 5%) per le attività dirette alla commercializzazione di piante vive e prodotti della floricoltura tra imprenditori agricoli.
Ø Agevolazioni per investimenti pluriennali in agricoltura
Incremento della deducibilità delle spese sostenute per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali al 20 per cento.

PACCHETTO DONNE E GIOVANI
Ø Bonus “donne in campo”. 
Fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare.
Ø Giovani, sgravi contributivi e zero spese per 2 anni
Per i giovani che aprono una impresa agricola sarà lo Stato a pagare i contributi previdenziali per i primi 24 mesi.
Ø Terre ai giovani
Snellimento delle procedure per la concessione dei terreni di proprietà di enti pubblici ai giovani attraverso la Banca Nazionale delle Terre Agricole.

MISURE PER LA COMPETITIVITA’
Ø Fondo per la competitività delle filiere.
30 milioni di euro complessivi nel biennio 2020-2021 a sostegno dell’agroalimentare Made in Italy, con interventi per il rafforzamento della competitività delle filiere agricole.
Ø Fondo per biologico.
Istituzione di un Fondo di 4 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro a decorrere dal 2021 per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica.
Ø Piano di promozione finalizzato a contrastare i dazi.
Promozione strategica per i prodotti agroalimentari sottoposti ad aumento di dazi e di contrasto al fenomeno dell’Italiansounding

MISURE PER DELL’INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA
Ø Fondo di 1 milione di euro presso il Ministero per sostegno alle imprese agricole finalizzato all’adozione e alla diffusione di sistemi di gestione avanzata attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative
Ø Fondo di 5 milioni di euro per favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole.
Ø Interventi per l’accesso al credito e azzeramento del costo delle garanzie per gli imprenditori agricoli che investono in innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e tracciabilità dei prodotti.(Art. 41 Decreto legge fiscale)

MISURE PER LA PESCA
Ø Sostegno al reddito dei pescatori nel caso di sospensione dell’attività lavorativa derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio per il 2019 e il 2020 per un importo di 11 milioni di euro all’anno.
Ø Incremento della dotazione di 2,5 milioni di euro annuo per il fermo pesca non obbligatorio.
Ø Proroga del piano triennale della Pesca per il 2020-2022.

MISURE PER FAVORIRE L’ECONOMIA CIRCOLARE
Ø Incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica esistenti alimentati a biogas, realizzati da imprenditori agricoli singoli o associati, anche in forma consortile.
Ø Disciplina per il riutilizzo degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.

INTERVENTI PER LE EMERGENZE
Ø Cimice asiatica. 80 milioni di euro nel triennio sul Fondo di Solidarietà Nazionale per ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica.
Ø Xijlella. Possibilità di concedere gli aiuti compensativi del fondo di Solidarietà Nazionale per un periodo di 3 anni in caso di eventi i cui effetti non sono limitatati ad una sola annualità.

ALTRI INTERVENTI
Ø Rifinanziamento del fondo indigenti di 1 milione di euro all’anno per il triennio 2020-2022.
Ø Incremento del fondo per la stabilizzazione dei precari del Crea per rilanciare le attività di ricerca in agricoltura.
Ø Definizione di oleoturismo ed estensione delle misure previste per l’Enoturismo.
Ø Dotazione di 200 mila euro per il funzionamento delle CUN.
COLLEGATO AGRICOLTURA. E’ il disegno di legge che sarà presentato alle Camere entro il 31 di Gennaio,attraverso il quale si aprirà una nuova fase di programmazione e di riforma per il settore agricolo.
Fonte : mipaaf

GIORNATA DELLA NUTRIZIONE
Buongiorno a tutte e a tutti, 

e grazie per avere voluto dedicare questa giornata (15.11.2019) a un tema che io considero di grande rilevanza e ho esplicitamente indicato tra i punti qualificanti del programma per la mia azione di governo: la lotta allo spreco alimentare e l’obiettivo fame zero. 

Innanzitutto vogliamo lavorare per affermare sempre di più e meglio il legame indissolubile tra buona agricoltura e buon cibo, e dunque per impedire lo spreco nel piatto, che significa anche costruire buona e corretta informazione a partire dalla più tenere età.
Se le bambine e i bambini di oggi saranno i consumatori di domani, è con loro che dobbiamo lavorare ed è con loro che dobbiamo insistere. Soprattutto è da loro che dobbiamo partire per valorizzare e sostenere la qualità e l’eccellenza del nostro made in Italy e della dieta mediterranea, perché la corretta informazione possa anche tradursi in educazione agli stili di vita sani.

Non a caso nell’illustrare questa giornata voi lo avete inserito in premessa: impedire lo spreco alimentare equivale a riequilibrare il processo che va dal campo alla tavola, lavorando su tutte le criticità che lungo questo passaggio producono spreco e che si traducono, immediatamente, in squilibri ambientali, sociali, economici, nutrizionali. Sostenibilità e riequilibrio nella filiera alimentare sono essenziali.

Anche perché quegli stessi squilibri cui accennavo producono enormi contraddizioni e drammatiche dismisure: bambine e bambini obesi e, contemporaneamente, bambine e bambini che non possono e non riescono a nutrirsi adeguatamente. 

È atroce soltanto pensarlo: ci sono luoghi del mondo, come denuncia l’Unicef nel recente Rapporto sulle condizioni dell’infanzia nel 2019 dove morire di fame non è una metafora ma una drammatica realtà. 

Un’urgenza che investe anche il nostro Paese. 

Una verità che chiama tutti noi a un grande atto di responsabilità e ad un’azione comune e condivisa su come rimediare agli squilibri prodotti. 

Non ne verremo a capo se la politica non assumerà questo tema per intero e in tutta la sua complessità.

Sono convinta che l’Italia in questo possa ritagliarsi un ruolo da protagonista, soprattutto nel settore agroalimentare, grazie al suo modello produttivo, al suo patrimonio culturale e gastronomico, alla vocazione per la qualità e all’attenzione all’ambiente che i nostri produttori mettono in campo ogni giorno. E se tutti noi facciamo della sostenibilità una misura di vita. 
La sostenibilità va praticata e non solo predicata. 
E cibo sostenibile significa chiamare in causa cultura, storia, identità delle comunità. Perseguire uno sviluppo sostenibile significa anche mantenere, e rafforzare, i legami fra cibo e cultura. 

C’è un obiettivo mondiale fissato come primo punto dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che dobbiamo qui ribadire con forza: l’obiettivo fame zero. 
Di conseguenza, lotta allo spreco.

Per questo, appena insediata, ho voluto immediatamente riconvocare il Tavolo per la lotta agli sprechi e l’assistenza alimentare, che nel corso della giornata sarà raccontato con puntualità nell’intervento declinato sulle politiche in corso di attuazione a livello nazionale e internazionale. Perché la legge approvata nella scorsa legislatura è importante, va attuata correttamente, va sostenuta in modo adeguato, va fatta conoscere diffusamente.

In questo lavoro lungo e difficile i nostri migliori alleati sono: da una parte il mondo della ricerca, dall’altro i consumatori.

La ricerca, per aiutarci a individuare e diffondere modelli di vita fondati su un utilizzo sempre più efficiente e sostenibile delle risorse. Non dobbiamo sprecare cibo come non dobbiamo sprecare suolo, terra, risorse naturali. È la sfida che abbiamo dinanzi e che si chiama anche economia circolare.

E i consumatori. È con loro che dobbiamo perseguire l’obiettivo di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare pro-capite a valle della filiera alimentare. 
Perché un consumo informato e consapevole significa possibilità e capacità di scelta, e maggiore consapevolezza su quel viaggio dal campo alla tavola. 

Educare, e rieducare, alla corretta alimentazione, diffondere la cultura del gusto, sostenere modelli alimentari equilibrati che riportino all’effettivo valore del cibo, all’educazione nutrizionale, alla limitazione degli sprechi. 

Il lavoro da fare è tanto ma sono convinta che se lo facciamo insieme darà i risultati sperati e soprattutto sconfiggerà quegli squilibri drammatici che interrogano innanzitutto la nostra umanità. (Ministra Bellanova)
fonte : mipaaf

G20 AGRICOLTURA
Si è chiusa oggi la Ministeriale G20 dell’ agricoltura a Niigata in Giappone alla quale hanno preso parte, sotto la presidenza giapponese, i Ministri dell’agricoltura dei Paesi del G20, unitamente alle organizzazioni internazionali attive nel campo agricolo ed alimentare e alcuni Paesi come osservatori.
La Dichiarazione comune, adottata al termine dei lavori, ha evidenziato alcune tematiche di particolare interesse tra cui l’importanza di una maggiore trasparenza e un migliore bilanciamento nella food chain quest’ultima necessaria per rafforzare la posizione degli agricoltori e migliorare il reddito e la competitività delle loro aziende, il contributo che le tecnologie informatiche possono offrire ad un’efficace gestione sostenibile delle aziende agricole, il ruolo centrale che può svolgere il turismo per la vitalità delle aree rurali e nell’aumentare il valore aggiunto delle produzioni agricole attraverso la promozione delle produzioni locali. Inoltre, si porteranno avanti gli sforzi per alleviare la fame nel mondo e la malnutrizione, aumentare la food security e lottare contro gli sprechi e le eccedenze alimentari.
Il prossimo G20 si terrà sotto presidenza dell’Arabia Saudita.
Nell’ambito della Ministeriale G20 il Ministro Gian Marco Centinaio ha partecipato attivamente alla sessione di lavoro sulla valorizzazione della catena alimentare (food value chain).
fonte : mipaaft

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