RAPPORTO CREA
Api e Miele: a che punto siamo?
Pubblicato il rapporto dedicato ad una filiera essenziale per lo sviluppo e il mantenimento di funzioni ambientali, dalla significativa valenza economica, produttiva e sociale. Hanno collaborato alla realizzazione dello studio, effettuato nell’ambito delle attività delle Rete Rurale Nazionale, i centri di Politiche e Bioeconomia, Agricoltura e Ambiente, Alimenti e Nutrizione e Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura.(fonte Masaf)
Per leggere il Rapporto CREA vai al link:
https://www.crea.gov.it/web/guest/-/api-e-miele-opportunit%C3%A0-potenzialit%C3%A0-e-minacce-per-una-filiera-essenziale
CATALOGO OPERATORI BIOLOGICI
Il MASAF ha emanato il Decreto ministeriale recante “ disposizioni per l’adozione di un catalogo comune di misure che devono essere applicate agli operatori e ai gruppi di operatori biologici in caso di sospetta o accertata non conformità, ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 4 del regolamento (UE) 2018/848 e dell’articolo 9, comma 2 del decreto legislativo n. 148 del 6 ottobre 2023” con il quale viene adottato il catalogo comune di misure:,
-in caso di non conformità sospetta e i termini per la sua adozione;
-in caso di non conformità accertata, i termini per l’adozione e i requisiti minimi per l’applicazione proporzionale delle misure stesse, comprese le modalità e i tempi per la comunicazione agli operatori, agli altri organismi di controllo e alle autorità competenti
– nel caso in cui l’integrità del prodotto biologico sia compromessa per cause non direttamente addebitabili all’operatore;
– nei confronti dell’operatore che non corrisponde la tariffa dovuta all’organismo di controllo.
Il decreto si applica alle non conformità riscontrate a seguito di una indagine ufficiale o di una verifica di conformità, diversa da quella volta al rilascio del certificato di cui all’articolo 38, paragrafo 5 del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30M maggio 2018.
La documentazione di cui all’ allegato n. 183 verrà inviata agli Associati
PIANTE AROMATICHE E OFFICINALI BIOLOGICHE
Informiamo gli Associati, richiamando l’attenzione particolare di coloro che, a qualsiasi titolo hanno rapporti con gli Istituti di Istruzione Tecnica Agraria, Enti pubblici di ricerca e con le Università degli studi statali e non statali che è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 211 del 9 settembre 2024, il “ Decreto ministeriale recante criteri e modalità di riparto del Fondo per lo sviluppo delle colture delle piante aromatiche e officinali biologiche”.
La norma definisce i criteri di riparto del Fondo, pari ad euro 1.500.000,00, istituito a sostegno delle attività di ricerca finalizzate allo sviluppo delle colture di piante aromatiche e officinali biologiche che tengono conto delle esigenze delle imprese agricole, nel rispetto dei principi del Regolamento (UE) e che devono riguardare:
– nuove tecniche di produzione;
– modelli di produzione innovativi ed ecosostenibili;
– valorizzazione dell’innovazione tecnologica;
– sostenibilità ambientale e conservazione delle risorse;
– sistemi innovativi di semplificazione per migliorare le funzionalità del sistema.
Nel decreto sono acquisibili altre informazioni afferenti al riparto e selezione dei progetti finanziabili, criteri di valutazione dei progetti, tipologia di spese, e disposizioni generali.
La documentazione di cui all’ allegato n. 169 verrà inviata agli Associati
CORSO BIO
E’ dedicato al tema “Produzioni biologiche: valori incompresi e sostenibilità ambientale” il nuovo seminario gratuito online in programma il prossimo 19 settembre, dalle 15 alle 17, organizzato nell’ambito delle attività previste dalla Camera di Commercio di Rieti Viterbo per il progetto “Transizione ecologica e digitale” con l’Azienda speciale Centro Italia ed in collaborazione con gli Ordini dei dottori agronomi e forestali delle province di Rieti e Viterbo e il Punto Impresa Digitale Rieti-Viterbo……. maggiori informazioni al link
https://www.formatrieti.it/produzioni-biologiche-valori-incompresi-e-sostenibilita-ambientale-webinar-il-19-settembre
OPERATORI BIOLOGICI
E’stato firmato il Decreto ministeriale recante “disposizioni per l’adozione di un catalogo comune di misure che devono essere applicate agli operatori e ai gruppi di operatori biologici in caso di sospetta o accertata non conformità, ai sensi dell’articolo 41, paragrafo 4 del regolamento (UE) 2018/848 e dell’articolo 9, comma 2 del decreto legislativo n. 148 del 6 ottobre 2023.”che prevede l’adozione di una misura da parte dell’organismo di controllo nel caso in caso in cui l’integrità del prodotto biologico sia compromessa per cause non direttamente connesse ad una non conformità dell’operatore.
Parimenti prevede anche l’adozione di una misura nei confronti dell’operatore che non corrisponde la tariffa dovuta all’organismo di controllo, al fine di garantire allo stesso organismo l’adeguata remunerazione dei servizi erogati e assicurare, nel contempo, la continuità del sistema di controllo e certificazione della produzione biologica che, qualora se ne verifichi il caso, è tenuto a dichiarare la sussistenza della condizione di non conformità ai sensi dell’articolo 8, comma 1 del decreto legislativo 6 ottobre 2023, n.148.
La documentazione di cui agli allegati n. 129-130 verrà inviata agli Associati
BIO
ISMEA: Un ettaro su cinque di Sau agricola è biologico. Italia leader nell’Ue per superfici e numero di aziende
Oggi a Bracciano “l’Appuntamento con il Bio” con il sottosegretario Masaf Luigi D’Eramo, e le associazioni di settore
Il 2023, primo anno di applicazione della nuova PAC, ha visto crescere in Italia le superfici investite a biologico e il numero di operatori coinvolti. I dati del rapporto Bio in cifre, presentato oggi a Bracciano in occasione dell’ormai tradizionale “Appuntamento con il bio“, indicano un incremento del 4,5% della Sau biologica sul 2022, mentre il numero di operatori (produttori, trasformatori, importatori) cresce dell’1,8%, un ritmo molto più blando rispetto al +7,7% dell’anno precedente…… per continuare a leggere …. https://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/13166
PROPOSTE PROGETTUALI
Il MASAF mediante un Avviso ha definito le modalità per la realizzazione di interventi volti a favorire la promozione e lo sviluppo dei Distretti biologici definendo le categorie di intervento, l’ammontare delle risorse disponibili, le tipologie di investimento, i requisiti di accesso dei Soggetti proponenti, le condizioni di ammissibilità dei Progetti, le spese ammissibili, la forma e le intensità delle agevolazioni, le modalità di presentazione delle domande e i criteri di valutazione, nonché le modalità di concessione e di erogazione delle agevolazioni e di rendicontazione delle spese.
Altre specifiche ed integrazioni sono riportate nella documentazione all’allegato n. 35 che verrà inviata agli Associati.
GESTIONE SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI
Si terrà presso la sala riunione del Centro di ricerca ALSIA Metapontum Agrobios – Pantanello, a Metaponto, un seminario tecnico sulla gestione sostenibile dei prodotti fitosanitari nell’azienda agricola.
L’uso dei prodotti fitosanitari e, più in generale, la gestione della difesa delle colture e dei mezzi tecnici in agricoltura, sono sempre più vincolati da normative specifiche che le aziende agricole devono rispettare anche per non incorrere in sanzioni o penalità nei sostegni della PAC. Ma la corretta gestione fitosanitaria, oltre che alla sostenibilità ambientale, è utile anche a quella economica, perché l’uso razionale di tecniche e prodotti aumenta l’efficienza e genera risparmi.
BIOLOGICO
“Il biologico è un elemento portante della strategia che vede la sostenibilità ambientale viaggiare in parallelo con quella legata alla produttività e alla necessità di mantenere l’equilibrio sociale”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, annunciando la pubblicazione dell’Avviso, sul portale del Masaf, che definisce le modalità di realizzazione degli interventi volti a favorire la promozione lo sviluppo dei Distretti biologici.
“Le risorse disponibili per il finanziamento dei progetti – fa sapere il ministro – ammontano a 10 milioni. Ogni proposta deve avere un budget compreso tra 200 mila e 400 mila euro”.
Le proposte progettuali, che potranno essere presentate dai Distretti biologici riconosciuti dalle normative regionali e nazionali, dovranno interessare un ambito territoriale locale, regionale e/o interregionale e potranno avere a oggetto: iniziative per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli biologici attraverso l’organizzazione di concorsi, fiere ed esposizioni dedicate ai temi dell’agricoltura biologica; iniziative per lo scambio di conoscenze e per azioni di informazione sulla produzione biologica; iniziative per servizi di consulenza volte a supportare le aziende attive nel settore agricolo e i giovani agricoltori.
Le domande di accesso dovranno essere inviate all’indirizzo pec: saq1@pec.politicheagricole.gov.it a decorrere dalle ore 12:00 del giorno 15 aprile 2024 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 29 aprile 2024.
CARNE COLTIVATA
“Con la puntuale promulgazione della legge da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ringrazio, da oggi l’Italia diventa ufficialmente la prima Nazione al mondo a contrastare attivamente la produzione di carne coltivata, con una norma che ne vieta la produzione, la commercializzazione e l’importazione”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida sottolineando lo “straordinario risultato ottenuto con un ddl promosso dal Governo, sostenuto con la sottoscrizione di una petizione popolare di milioni di cittadini e attraverso atti di indirizzo di migliaia di assise comunali e di tutti i Consigli regionali”.
“La norma, che oltre la mia porta la firma del professor Orazio Schillaci, ministro della Salute, è inoltre stata regolarmente notificata in Europa, come avevo annunciato in Parlamento. Ora potrà essere un esempio per le altre Nazioni europee ed eventualmente utile, in linea con le espressioni dell’Europarlamento, a evitare che questi prodotti vengano realizzati e commercializzati in futuro nell’Unione”.
Il provvedimento, spiega il ministro, “salvaguarda territorio, lavoro, equità sociale e qualità come elementi connaturati al cibo, che deve sempre garantire benessere oltre che essere visto come semplice nutrimento”.
“Un importante traguardo che dimostra come l’Italia sia tornata vettore, modello e avanguardia politica su temi come la sicurezza alimentare collegata alla salute. Come ha spiegato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della COP28, bisogna garantire buon cibo a tutti. Oggi c’è un Governo che mantiene ad ogni costo gli impegni assunti, soprattutto quelli in difesa degli interessi nazionali”, conclude.
CARNE SINTETICA
“Stiamo per approvare in via definitiva una delle leggi più democratiche che abbiamo avuto nella nostra Nazione, nata in seguito a una petizione che chiede di vietare questo tipo di produzioni. A sostegno del provvedimento ci sono oltre 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento, più di 3mila ordini del giorno dei Comuni e venti Regioni di ogni colore politico”, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Notificheremo la legge all’Europa subito dopo la sua approvazione”, – ha sottolineato il ministro – “come avvenuto in tante altre circostanze. Auspichiamo che l’esempio italiano venga seguito a livello europeo, con lo stesso modello con il quale si scelse di evitare gli Ogm nel continente. Un buon governo quando c’è una richiesta così forte si chiede se è una cosa giusta, e se la condivide, l’approva il più rapidamente possibile”.
“Sono orgoglioso che l’Italia sarà tra qualche giorno la prima Nazione a proibire un prodotto che c’entra poco con quello che è il nostro sistema alimentare e produttivo, e mette in discussione la stessa cura dell’ambiente, che passa dai nostri agricoltori e dai nostri allevatori. Il rapporto tra alimenti, terra e uomo è un rapporto millenario che non può essere riproposto in laboratorio”, ha ribadito il ministro.
“Se si arrivasse a una standardizzazione del cibo, l’elemento della qualità passerebbe in secondo piano e non avrebbe più ragion d’essere. Sostenere che la sicurezza alimentare si possa garantire attraverso questo meccanismo, significa dire che non si vogliono dare alimenti di qualità a tutti. Non ci arrendiamo all’idea che ci sia un mondo nel quale una élite possa continuare a mangiar bene e miliardi di persone siano costrette a nutrirsi con prodotti alla stregua di un carburante per sopravvivere. Una società divisa in due non appartiene alla nostra cultura e la respingiamo fermamente”, ha concluso il ministro.
ICQRF E CUFAA IN DIFESA PRODUZIONI AGRICOLE
Oltre 1500 tonnellate di fertilizzanti non regolari per la loro composizione sono state sequestrate questa mattina dall’ICQRF Toscana e Umbria e dai Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale agroalimentare e forestale di Firenze. Il valore dei prodotti è di oltre 300mila euro e le tipologie non corrispondevano alle categorie che il produttore aveva indicato sul registro dei fertilizzanti del MASAF. “Ogni fertilizzante deve rispondere, per composizione e caratteristiche, alla “scheda tecnica” presentata per ottenere l’iscrizione all’elenco del ministero. L’iniziativa congiunta, a difesa delle produzioni agricole e dei redditi degli agricoltori, coordinata tra ICQRF e CUFAA Carabinieri che ringrazio, dimostra la sinergia esistente tra diversi organismi per aumentare l’efficienza e l’efficacia del sistema dei controlli nazionale sulle filiere agricole”, ha commentato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
BIOLOGICO: SOSTENERE LEGAME TRA TERRITORIO, CIBO E SALUTE
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha partecipato all’incontro “Appuntamento con il bio”, evento organizzato da ISMEA che il 5 luglio u.s. ha riunito associazioni e istituzioni per discutere dell’adozione del Piano nazionale per la produzione biologica. Il piano rappresenta una guida per il settore agricolo verso gli obiettivi di sviluppo richiesti dalla strategia europea Farm to Fork e ribaditi nella legge nazionale del 9 marzo 2022.
“Il biologico – ha sottolineato il ministro – è un elemento portante della strategia che vede la sostenibilità ambientale viaggiare in parallelo con quella legata alla sostenibilità produttiva e che tenga conto della necessità di mantenere l’equilibrio sociale”.
“Nel tempo – ha continuato Lollobrigida – abbiamo verificato in Italia un’attenzione crescente per il comparto del biologico. Un settore che dobbiamo continuare a sostenere sia in termini economici sia in termini culturali, valorizzando il legame tra territorio, cibo e salute. Lo faremo attraverso un modello che darà attenzione al lavoro e che perseguirà sempre l’elemento della qualità”.
“Quella stessa qualità – ha detto il ministro – che viene messa in discussione da sistemi di etichettatura ideologici e non informativi. Si pensi che per il Nutriscore un prodotto biologico viene valutato allo stesso modo di un altro iper-processato. Il nostro compito quindi – ha specificato Lollobrigida – è quello di incentivare da una parte questo comparto e, dall’altra, proteggerci da meccanismi fuorvianti”.
Il Ministro Lollobrigida ha poi concluso ribadendo il sostegno al settore biologico “che vedrà nella PAC un punto di riferimento, anche per il ruolo fondamentale che rappresenta per il nostro Made in Italy”.
SICUREZZA ALIMENTARE
“La sfida della sicurezza alimentare può essere affrontata attraverso due proposte alternative: garantire cibo per tutti o promuovere un buon cibo per tutti. Penso che la via da perseguire sia la seconda”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno ‘Verso il vertice Onu sui sistemi alimentari'” organizzato dall’Università della Tuscia, a Viterbo, insieme al presidente della Commissione Ambiente, Territorio e lavori pubblici alla Camera Mauro Rotelli. Il convegno ha visto la partecipazione anche dei ministri Abodi, Schillaci, Tajani e Santanché.
“Dobbiamo lavorare – ha detto il ministro- verso una civiltà diversa da quella attuale, in cui non ci siano persone ricche che continuano a nutrirsi in maniera sana e persone povere che mangiano male. L’Italia, pur essendo una piccola Nazione, è la seconda più longeva dopo il Giappone e può esportare il proprio modello nutrizionale basato sulla dieta mediterranea”.
“L’Italia – ha continuato Lollobrigida – può farsi carico di promuovere un futuro in cui la qualità del cibo, la sicurezza alimentare e la tutela dell’ambiente siano garantiti per tutti. Puntiamo a un modello di sviluppo basato su ricerca, innovazione, condivisione delle conoscenze per una sicurezza alimentare mondiale che possa assicurare cibo di qualità a tutte le popolazioni che, ancora oggi, vivono in condizioni precarie. In questo senso vanno gli sforzi per la crescita dell’Africa, una Terra che ha grandi potenzialità alla quale non dobbiamo chiedere di lavorare per noi, ma insieme a noi, offrendo ai nostri ricercatori e alle nostre imprese una concreta possibilità di sviluppo”.
“Sul piano della produzione- ha proseguito il ministro- c’è ancora molto da fare. L’Europa pone la sostenibilità come presupposto fondamentale, senza però offrire le condizioni giuste per raggiungere gli obiettivi preposti. Si pensi alla questione del packaging o ai fitofarmaci. Paletti che non fanno altro che far diminuire la nostra produzione stimolando quella degli altri Stati che inquinano molto di più perché hanno regole diverse dalle nostre. Dobbiamo continuare a perseguire ciò che riteniamo giusto, spostando l’Europa verso un pragmatismo che metta insieme ambiente e produttiva.”
Durante il convegno il ministro ha salutato il Professor Andrea Rinaldo, vincitore del prestigioso Stockholm Water Prize. “Tale riconoscimento – ha detto Lollobrigida – conferma l’eccezionale impegno dell’Italia nel campo della gestione delle risorse idriche”.
VALORIZZARE SISTEMI PRODUTTIVI NAZIONI VIA DI SVILUPPO
“Il problema della sicurezza alimentare si fa sempre più forte, anche a causa di pandemie o di conflitti, come quello russo-ucraino. Per risolvere questo problema dobbiamo valorizzare sistemi produttivi in aree che, pur avendo grandi potenzialità, vedono poco utilizzato il loro patrimonio. L’Africa, oggi, ha il 60% dei terreni arabili del pianeta, eppure registra una enorme insicurezza alimentare. Dobbiamo aiutare queste popolazioni a sviluppare un sistema di produzione che metta in connessione le proprie potenzialità garantendo un sistema di qualità in termini di alimentazione”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo al convegno sulla sicurezza alimentare che si è svolto questa mattina al Campus universitario di Cesena. Dopo quella di Napoli, lo scorso 27 maggio, questa rientra nelle tre giornate che il Ministro ha deciso di coordinare per approfondire il tema della sicurezza alimentare in termini non solo quantitativi ma qualitativi.”Lavoriamo su un piano di internazionalizzazione dei nostri prodotti, che veda la possibilità di promuoverli attraverso un’adeguata organizzazione della distribuzione. Con le Nazioni in via di sviluppo, vogliamo creare delle partnership che permettano alle nostre aziende di lavorare con le imprese locali, portando conoscenze, formazione e tecnologia italiana. In questo processo, il mondo universitario non può che essere protagonista. L’Occidente può essere il docente principale e tornare a svolgere un ruolo nel sistema educativo in quelle aree, apportando quel valore aggiunto che può aiutare a risolvere il problema dell’alimentazione, far crescere il Prodotto Interno Lordo e l’economia sul piano più generale”, conclude il ministro Lollobrigida.
QUALITÀ AL CENTRO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE
“Il Ministero dell’Agricoltura riconosce l’importanza della sicurezza alimentare e la necessità di garantire cibo sufficiente per tutti gli abitanti del pianeta. In un mondo in cui la popolazione continua a crescere, soprattutto nelle nazioni più deboli e in via di sviluppo, ci sono due approcci alla sicurezza alimentare. Da una parte c’è chi sostiene che la soluzione sia quella di garantire cibo per tutti, a prescindere dalla sua qualità. Noi crediamo invece che ci sia un’altra strada: quella di garantire cibo per tutti, tenendo al centro la qualità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, intervenendo alla fiera Tuttofood a Milano.”Non ci arrendiamo – ha aggiunto il ministro- all’idea che il cibo debba essere prodotto in modo artificiale, come il pesce stampato in 3D o la carne prodotta nei bioreattori. Crediamo invece nella ricerca, quella vera, che può incidere sulla produzione di qualità attraverso il rafforzamento delle nostre piante. La storia ci ha già mostrato come la genomica possa raddoppiare la produzione di grano a parità di consumo di suolo. Possiamo immaginare un modello di produzione che permetta di portare acqua dove ce n’è meno, come in alcune nazioni africane dove il 65% del terreno è arabile ma manca l’acqua”.
“Il nostro obiettivo – ha continuato Lollobrigida- è quello di garantire una sicurezza alimentare basata su una produzione di eccellenza. Per questo motivo, il Governo sta intraprendendo due azioni: la prima è quella di proibire l’importazione, la produzione e la commercializzazione di prodotti non sicuri; la seconda è quella di applicare il principio di precauzione europeo, secondo cui se non si è sicuri se una cosa danneggia l’ambiente o fa male agli esseri umani, si può proibirla”.
“Non vogliamo proibire o evitare la scienza, ma seguire le indicazioni del popolo e tutelare la natura. Gli agricoltori, gli allevatori e i pescatori sono gli ambientalisti che tutti i giorni proteggono l’ambiente con il loro lavoro”. Così ha concluso il ministro Lollobrigida.
AGRICOLTURA BIOLOGICA
ll Direttore Generale del Dipartimento delle Politiche Competitive, della Qualità Agroalimentare, della Pesca e dell’ippica – Direzione Generale per la Promozione della qualità Agroalimentare e dell’ippica con circolare ha fornito chiarimenti in merito alla applicazione del provvedimento “PQAI 1 – Agricoltura Biologica e Sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali – Decreto Ministeriale 20 maggio 2022 n. 229771 recante disposizioni per l’attuazione del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio e pertinenti regolamenti delegati e esecutivi, in relazione agli obblighi degli operatori e dei gruppi di operatori per le norme di produzione e che abroga i decreti ministeriali 18 luglio 2018 n. 6793, 30 luglio 2010 n. 11954 e 8 maggio 2018, n. 34011.Registrato presso Corte dei Conti in data 15 giugno 2022 con n. 757.” relativamente a :
– Articolo 4 – Rotazioni colturali;
– Articolo 5 – Introduzione di pollastrelle non biologiche;
– Articolo 11 e 14 – Etichettatura; ;
– Articolo 8 e Allegato 5 – Coadiuvanti enologici;
Le modifiche hanno apportato significativi cambiamenti al Decreto per cui ai professionisti impegnati nel biologico si consiglia una attenta lettura della documentazione che verrà inviata agli Associati
CONSULTAZIONE
PUBBLICA SUL PIANO DI AZIONE NAZIONALE BIO
Al via la consultazione
online riservata al Piano di azione nazionale per la produzione
biologica e i prodotti biologici. Fino al 2 settembre sul sito
del MiPAAF gli
stakeholder del settore, la società civile e le organizzazioni direttamente o
indirettamente coinvolte rispetto ai temi della produzione biologica potranno
esprimersi sulla proposta predisposta dal Ministero dopo aver sentito il Tavolo
tecnico in agricoltura biologica.
L’indagine rappresenta uno sportello di ascolto aperto verso le istanze della
società civile e ha lo scopo di raccogliere contributi alla stesura definitiva
del Piano.
La legge nazionale n. 23
del 9 marzo 2022, che disciplina la tutela, lo sviluppo e la competitività
della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo
biologico, all’articolo 7 prevede che il MiPAAF adotti
con decreto, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, il Piano
d’azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici. Si
tratta di un Piano triennale 2022-2024, i cui interventi sono volti a
soddisfare i 12 obiettivi previsti dalla legge n. 23/2022
che afferiscono alla tutela, allo sviluppo e alla competitività del settore
biologico nazionale.
Consultazione
pubblica sul Piano di azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti
biologici
Fonte Mipaaf
ATTUAZIONE REGOLAMENTO 2018/848
Il Sottosegretario di Stato delle politiche agricole alimentari e forestali del MIPAAF ha emanato il Decreto recante “ disposizioni per l’attuazione del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento e del Consiglio del 30 maggio 2018 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio e pertinenti regolamenti delegati e esecutivi, in relazione agli obblighi degli operatori e dei gruppi di operatori per le norme di produzione e che abroga i decreti ministeriali 18 luglio 2018 n. 6793, 30 luglio 2010 n. 11954 e 8 maggio 2018, n. 34011.” contenente disposizioni per l’attuazione del regolamento (UE) 2018/848 e successive modifiche in materia di:
a) conversione;
b) produzione vegetale;
c) produzione animale;
d) produzione di alghe e animali da acquacoltura;
e) produzione di alimenti trasformati;
f) produzione del vino;
g) gestione delle deroghe;
h) adozione di norme eccezionali di produzione;
i) etichettatura;
j) adempimenti degli operatori ai fini del controllo;
k) trasmissione di informazioni.
utile per le attività professionali afferenti le produzioni biologIche.
Il documento è stato inviato agli Associati
PROFESSIONALMENTE MOLTO IMPORTANTE
CONTRASTO ALLE ATTIVITÀ ILLEGALI NELLA TERRA DEI FUOCHI
L’ICQRF, organo di controllo tecnico del Ministero politiche agricole alimentari e forestali, partecipa ad una serie di operazioni a vari livelli coordinate dalle Prefetture di Napoli e Caserta. L’Ispettorato è infatti entrato a far parte dallo scorso mese delle forze di polizia in campo impegnate nell’ambito della “Terra dei Fuochi”.
Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno della combustione illecita di rifiuti in Campania, le squadre dell’ICQRF – Italia meridionale sono quindi state impegnate nei giorni scorsi per azioni previste dalla Cabina di Regia “Terra dei fuochi”. La programmazione degli interventi, a cui partecipano congiuntamente Questure, Esercito Italiano, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Polizia Municipale, Asl e ICQRF, è curata dall’Incaricato del Ministero dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania e disposta dai due Prefetti di Napoli e Caserta nell’ambito dei rispettivi poteri di coordinamento delle Forze di Polizia. Le azioni hanno portato a sequestri, denunce e sanzioni. L’Ispettorato partecipa in particolare per controllare la tracciabilità e la qualità dei prodotti agroalimentari.
Le squadre dell’Ispettorato hanno svolto, da ultimo, un’operazione di controllo straordinario nella filiera lattiero-casearia. Sono stati controllati un allevamento di bufale, 5 caseifici nei comuni di Giugliano in Campania, Calvizzano, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere e un punto vendita aziendale. Nel corso delle verifiche sono stati prelevati campioni di mangimi, di mozzarelle e di caciocavallo di latte di bufala che saranno analizzati per verificare la rispondenza ai requisiti di legge. Inoltre, la presenza di formaggi freschi sconfezionati e privi delle indicazioni obbligatorie nel punto vendita sarà sanzionata con una contestazione amministrativa.
Il Ministro Stefano Patuanelli ha sottolineato la positività di queste iniziative rilevando che “i controlli e le analisi di laboratorio sono fondamentali per verificare la corretta provenienza della filiera produttiva e per tutelare il consumatore sulla qualità dei prodotti agroalimentari. Per il sostegno al settore primario sono infatti necessari sia gli incentivi sia la repressione di tutte quelle frodi che inficiano la elevata qualità della nostra filiera agroalimentare”.
PROFESSION ALMENTE MOLTO IMPORTANTE
CONTROLLO SU ALIMENTI E ANIMALI
Il giorno 11 marzo 2021, in Gazzetta Ufficiale n. 60 , è stato pubblicato il il decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27 relativo alle disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell’articolo 12, lettere a), b), c), d) ed e) della legge 4 ottobre 2019, n. 117 che regola i controlli su alimenti e mangimi, norme su salute e benessere animali, sanità delle piante e prodotti fitosanitari, finalizzato ad adeguare e raccordare le disposizioni nazionali vigenti alle disposizioni sopra citate, e che entra in vigore il 26 marzo 25021.
Il dlgs individua i referenti regionali e queli delle regioni, le Provincie autonome, le Aziende sanitarie localiquali Autorita’ competenti designate, ai sensi dell’articolo 4 del Regolamento, a pianificare, programmare,eseguire, monitorare e rendicontare i controlli ufficiali e le altre attivita’ ufficiali nonche’ procedere all’adozione delle azioni esecutive previste dagli articoli 137 e 138 del Regolamento, e ad accertare e contestare le relative sanzioni amministrative nei settori:
a) alimenti, inclusi i nuovi alimenti, e la sicurezza alimentare, in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione di alimenti comprese le norme relative alle indicazioni nutrizionali e il loro coinvolgimento nel mantenimento dello stato di salute fornite sui prodotti alimentari, anche con riferimento ad alimenti contenenti allergeni e alimenti costituiti, contenenti o derivati da OGM, nonche’ la fabbricazione e l’uso di materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti;
b) mangimi e sicurezza dei mangimi in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione e dell’uso, anche con riferimento a mangimi costituiti, contenenti o derivati da OGM;
c) salute animale;
d) sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati ai fini della prevenzione e della riduzione al minimo dei rischi sanitari per l’uomo e per gli animali;
e) benessere degli animali;
f) prescrizioni per l’immissione in commercio e l’uso di prodotti fitosanitari, dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, ad eccezione dell’attrezzatura per l’applicazione dei pesticidi.
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PROFESSIONALMENTE MOLTO IMPORTANTE
Il 16 febbraio in G.U.è stato pubblicato il REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/181 DELLA COMMISSIONE del 15 febbraio 2021 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli, (Testo rilevante ai fini del SEE) che si applica a partire dal 1° gennaio 2021 e pertanto è opportuno che gli interessati ne prendano tempestivamente visione.
Il documento è stato inviato agli Associati
RICERCA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
E’ stato pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 4 del 7 gennaio 2021 l’avviso di selezione pubblica per ottenere contributi per progetti di ricerca nell’ambito dell’ agricoltura biologica di qualità, le domande dovranno pervenire entro le ore 16,00 di lunedì 22 febbraio 2021
Tutta la documentazione è stata inviata agli Associati
RICERCA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
E’ di prossima pubblicazione in G.U. il bando del MIPAAF per la ricerca in agricoltura biologica che fissa i termini per una procedura di selezione pubblica per la concessione di contributi per finanziare progetti di ricerca su 8 tematiche specifiche utilizzando il “Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità” del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
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Modifica della data di applicazione del Reg (UE) 848: il Reg. (UE) 2020/1693
E’ stato pubblicato sulla Gu dell’Ue serie L381 del 13 novembre 2020 il regolamento (UE) 2020/1693 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 novembre 2020 che modifica il regolamento (UE) 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici.
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LIVELLI MASSIMI DI RESIDUI DI CLORATI
Il MIPAAF visto il Reg. UE 020/749 ( modificativo dell’allegato III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto attiene i livelli massimi di residui di clorato in o su determinati prodotti) il 6 luglio ha emanato una nota esplicativa che chiarisce i termini di applicazione del DM 309/2011 in caso di contaminazioni da clorati sui prodotti biologici.
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A FARM TO FORK STRATEGY
“La crisi del coronavirus ha dimostrato la vulnerabilità di tutti noi e l’importanza di ripristinare l’equilibrio tra l’attività umana e la natura. La strategia sulla biodiversità e la strategia “Dal produttore al consumatore” sono il fulcro dell’iniziativa Green Deal e puntano a un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari e biodiversità: proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, rafforzare la competitività e la resilienza dell’UE. Queste strategie sono una parte fondamentale della grande transizione che stiamo intraprendendo.”
Così si è espresso Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI :
Una strategia “Dal produttore al consumatore” per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente COM/2020/381 final
Il documento persegue i seguenti scopi :
– Garantire che gli europei possano contare su alimenti sani, economicamente accessibili e sostenibili
– Far fronte ai cambiamenti climatici
– Proteggere l’ambiente e preservare la biodiversità
– Garantire un giusto compenso economico nella catena alimentare
– Potenziare l’agricoltura biologica
Em per poter ottenere risultati positivi si agirà direttamente su : Riduzione :
– dell’’uso dei pesticidi in agricoltura entro l’anno 2030 :
– del 50% l’uso di pesticidi chimici e il rischio che rappresentano
– del 50% l’uso dei pesticidi più pericolosi.
– dell’ eccesso di nutrienti nell’ambiente
– del 50% le perdite di nutrienti – del 20% l’uso di fertilizzanti .
– del 50% le vendite di sostanze antimicrobiche per gli animali di allevamento e l’acquacoltura
L’agricoltura biologica è una pratica ecologica che deve essere ulteriormente sviluppata e per questo la Commissione rilancerà lo sviluppo delle aree dell’UE dedicate all’agricoltura biologica affinché entro il 2030 (il 25% del totale dei terreni agricoli) sia dedicato all’agricoltura biologica entro il 2030
Per ottenere i massimi risultati occorre realizzare la transizione che veda scelte informate e
più efficienza e dunque è necessario:
Creare
un ambiente in cui
scegliere cibi sani e sostenibili sia la scelta più semplice
Si calcola che nel 2017 oltre 950 000 decessi
nell’UE (una vittima su cinque) siano stati causati da abitudini alimentari
malsane.
Un’alimentazione sana e a base di cibi vegetali riduce il rischio di malattie
letali e l’impatto del nostro sistema alimentare sull’ambiente
Etichettare
i prodotti alimentari
per consentire ai consumatori di scegliere un’alimentazione sana e sostenibile
La Commissione proporrà un’etichettatura nutrizionale armonizzata obbligatoria
da apporre sulla parte anteriore degli imballaggi e svilupperà un quadro per l’etichettatura dei prodotti
alimentari sostenibiliche
copra gli aspetti nutrizionali, climatici, ambientali e sociali dei prodotti.
Intensificare
la lotta contro gli
sprechi alimentari
Dimezzare gli sprechi alimentari pro capite a livello di vendita al dettaglio e
di consumatori entro il 2030: entro il 2023 la Commissione proporrà obiettivigiuridicamente vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari
in tutta l’UE.
Ricerca e innovazione 10 miliardi di euro
del programma Orizzonte Europa saranno investiti in attività di R&I riguardanti
i prodotti alimentari, la bioeconomia, le risorse naturali, l’agricoltura, la
pesca, l’acquacoltura e l’ambiente. Il trasferimento di
conoscenze sarà essenziale. I servizi di consulenza della PAC
per le imprese agricole e la rete di dati sulla sostenibilità delle imprese
agricole saranno fondamentali per aiutare gli agricoltori a compiere la
transizione.
Promuovere la transizione globale : mettere in primo piano la sostenibilità dei prodotti alimentari
europei può fornire un vantaggio competitivo e aprire nuove opportunità
commerciali per gli agricoltori europei.
L’UE collaborerà con i paesi terzi e gli attori internazionali per sostenere
una transizione globale verso sistemi alimentari sostenibili. Un quadro regolamentare per un’etichettatura
di sostenibilità dei prodotti alimentari aiuterà i consumatori a scegliere
meglio.
L’AGRICOLTURA PIÙ GREEN
D’EUROPA È QUELLA ITALIANA
Dai
primati nella sostenibilità alla leadership nella qualità,
dai record nella sicurezza alimentare al boom del biologico, l’agricoltura
italiana è oggi la più green d’Europa, con una crescita che ne alimenta il
successo in tutto il mondo. E’ quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Symbola
diffusa in occasione della presentazione del rapporto Greenitaly.
L’Italia
è ai vertici mondiali per aree coltivate a biologico –
ricorda Coldiretti – con 1,95 milioni di ettari nel 2018
pari al 15,5% della superficie agricola ma è anche leader globale nelle
produzioni di qualità con 5.155 prodotti agroalimentari tradizionali e con il
20% in più di prodotti a denominazione di origine (Dop, Igp e Stg) rispetto
alla Francia e il 147% in più di quelli registrati dalla Spagna. Il Belpaese –
continua Coldiretti – è da record anche per quanto riguarda la sicurezza
alimentare. Fra i cinque stati europei più importanti dal punto di vista
agricolo, l’Italia è, infatti, quello con il minor numero di prodotti con
residui chimici oltre i limiti di legge con appena lo 0,8% del totale contro
l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari.
L’agricoltura
italiana è inoltre tra le più sostenibili – prosegue Coldiretti – con appena
il 7,2% di tutte le emissioni a livello nazionale con un trend
in calo del -1% dal 2012 rispetto alla crescita registrata invece in Francia
(+0,85%) Germania (+2,11%), Regno Unito (+2,29%) e con il record negativo della
Spagna (+10,55%). E il Paese, secondo l’analisi Coldiretti/Symbola, può vantare
risultati importanti anche nel campo dell’economia circolare e
delle energie rinnovabili visto che l’Italia con 822.301
impianti fotovoltaici nel 2018 per una potenza totale di 20.108 MW ha il
primato europeo di consumi energetici da rinnovabili con il 18,3% del totale
contro il 17,5% della Spagna o il 15,5% della Germania ed è anche il quarto
produttore mondiale di biogas con oltre duemila impianti in attività di cui 3
su 4 alimentati da residui di origine agricola.
“I
primati del made in Italy a tavola sono un riconoscimento del ruolo del settore
agricolo per la crescita sostenibile del Paese” afferma il presidente di
Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “l’agricoltura
italiana è anche una risorsa strategica per avviare una nuova stagione di
sviluppo economico e lavoro. L’Italia deve dunque difendere il proprio
patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un
adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività
nelle campagne – precisa Prandini – anche perché con la chiusura di un’azienda
agricola, insieme alla perdita di posti di lavoro e di reddito viene anche a
mancare il ruolo insostituibile di presidio del territorio”.
Fonte:
Coldiretti
AUMENTARE MENSE CERTIFICATE.”
Sono stati presentati al Sana di Bologna i dati elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) per il Mipaaft relativi all’agricoltura biologica per l’anno 2018. Secondo le analisi effettuate nel 2018 in Italia si è arrivati a sfiorare i 2 milioni di ettari di superfici biologiche, con un incremento rispetto al 2017 di quasi il 3%. Ciò si è tradotto in 49 mila ettari in più in soli 12 mesi: una crescita non solo in termini di superfici ma anche di soggetti coinvolti nel settore, che hanno raggiunto le 79.000 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 4%. Dal 2010 gli ettari di superficie biologica coltivata sono aumentati di oltre il 75%, e il numero degli operatori del settore di oltre il 65%.
Ad oggi, la superficie biologica raggiunta nel 2018 nel territorio italiano equivale all’estensione della Regione Puglia. L’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della SAU nazionale, e questo posiziona l’Italia di gran lunga al di sopra della media UE, che nel 2017 si attestava al 7,0.
“L’Italia è leader in Europa per numero di operatori biologici – dichiara la Ministra Teresa Bellanova – e l’incremento dei terreni destinati a queste coltivazioni è un buon segnale. Vogliamo lavorare per rendere sempre più sostenibili le nostre produzioni e per garantire sicurezza al consumatore attraverso controlli rigorosi. Serve presto la legge sul biologico. È stata approvata in prima lettura e nei prossimi giorni incontrerò i parlamentari proprio per accelerare su questo fronte. Come è un obiettivo irrinunciabile aumentare le mense biologiche certificate, istituite in Italia grazie a una scelta del Pd. Le nostre imprese meritano regole più chiare, efficaci e meno burocratiche. Diamo una mano ai nostri agricoltori e cibo di qualità alle bambine e ai bambini. Questi numeri evidenziano anche il successo di una fiera come il Sana, ormai punto di riferimento internazionale per il bio”.
Contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura: il Gazzetta Ufficiale il Decreto sull’organizzazione ed il funzionamento del tavolo operativo
Il Decreto 4 luglio 2019 del Min. del Lavoro, recante “Organizzazione e funzionamento del tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 206 del 3 settembre scorso.
In particolare il Decreto specifica le funzioni del Tavolo operativo, che sono:
a) predisposizione del Piano triennale che individua le principali linee di intervento;
b) indirizzo e programmazione delle attività istituzionali finalizzate al contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura;
c) monitoraggio sull’attuazione degli interventi previsti dal Piano triennale;
d) monitoraggio sull’attuazione della legge n. 199 del 4 novembre 2016;
e) coordinamento delle azioni intraprese dalle diverse istituzioni attraverso la gestione condivisa degli interventi volti alla prevenzione del fenomeno, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
f) condivisione delle buone prassi sperimentate a livello locale e loro possibile riproduzione in altre realtà territoriali;
g) condivisione e confronto sulla programmazione dei pertinenti Fondi europei per il finanziamento di azioni di prevenzione e contrasto al caporalato;
h) elaborazione di proposte normative relative al contrasto e alla prevenzione del fenomeno;
i) collaborazione con la Cabina di regia e con le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.
fonte : mipaaf
DATI BIOLOGICO 2018
Il settore del biologico in Italia sta vivendo in questi ultimi anni un periodo di crescita e di conferme, dimostrando che il modello agricolo italiano è tra i più sostenibili in Europa. Tale evoluzione è il risultato dell’attività politica e legislativa che, in tutto il Paese, sostiene l’agricoltura biologica.
L’agricoltura biologica è non solo una risposta valida in termini di produzione e di sicurezza alimentare per i consumatori, ma sta dimostrando di poter contribuire alla definizione della strategia per attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici, i quali possono pregiudicare la produzione agricola e la disponibilità delle forniture alimentari.
I dati del biologico nel loro complesso indicano che è necessario continuare a sostenere le filiere bio, i controlli e la promozione delle produzioni. L’agricoltura biologica si consolida come settore d’interesse economico e produttivo per il Paese e costituisce un fiore all’occhiello nel panorama della qualità agroalimentare italiana.
I dati elaborati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) per il Mipaaft relativi all’anno 2018 lo dimostrano: dal 2010 gli ettari di superficie biologica coltivata sono aumentati di oltre il 75%, e il numero degli operatori del settore di oltre il 65%. Ad oggi, La superficie biologica raggiunta nel 2018 nel territorio italiano equivale all’estensione della Regione Puglia.
Secondo le analisi effettuate dal SINAB per il Mipaaft, infatti, nel 2018 in Italia si è arrivati a sfiorare i 2 milioni di ettari di superfici biologiche, con un incremento rispetto al 2017 di quasi il 3%. Ciò si è tradotto in 49 mila ettari in più in soli 12 mesi: una crescita non solo in termini di superfici ma anche di soggetti coinvolti nel settore, che hanno raggiunto le 79.000 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente di oltre il 4%.
L’incidenza della superficie biologica nel nostro Paese ha raggiunto nel 2018 il 15,5% della SAU nazionale, e questo posiziona l’Italia di gran lunga al di sopra della media UE, che nel 2017 si attestava al 7,0%: i dati confermano il primato dell’ Italia in Europa per quanto riguarda il numero di operatori.
MERCATO: CONSUMI + 102 % dal 2013 a oggi.
L’evoluzione positiva del settore è stata confermata anche dai primi dati sul mercato del biologico (ISMEA). I consumi crescono da oltre 5 anni senza soluzione di continuità (+102 % dal 2013 a oggi). Secondo le stime ISMEA gli acquisti di prodotti bio sono aumentati di un ulteriore +1,5% nei primi mesi dell’anno. Un risultato positivo soprattutto se valutato in relazione ai quantitativi di merce presenti sul mercato, che vede ormai vicino il traguardo dei 3Mld di valore del comparto a fine 2019. A trainare le vendite la GDO, con un +5,5%, a scapito delle quote dei negozi tradizionali (-7%). Significativa anche la crescita del bio nei Discount (+20,7%).
Relativamente alle importazioni di prodotti biologici da Paesi terzi, dopo anni di continua crescita, nel 2018 si è verificata una flessione complessiva del 10% dei volumi importati. Tale diminuzione è da attribuire principalmente alla categoria dei prodotti industriali, che hanno registrato un calo del 50% rispetto al 2017. Continua invece la crescita delle importazioni di cereali e di ortaggi e legumi, rispettivamente del 14% e 11%.
fonte : mipaaft
NELLE MENSE SCOLASTICHE
Il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo ha stanziato 10 milioni per valorizzare le mense biologiche. Un fondo messo a disposizione dei comuni italiani, volto a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.
In particolare, per essere qualificata come biologica la mensa scolastica è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, le percentuali minime di utilizzo in peso per singola tipologia di prodotto: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine, almeno 70%; uova, yogurt e succhi di frutta 100%; prodotti lattiero caseari – escluso lo yogurt-, carne, pesce da acquacoltura almeno 30%.
“Mangiare sano a scuola non sarà più costoso con questo fondo infatti permettiamo alle scuole e alle famiglie di mettere nei piatti delle nuove generazioni prodotti genuini e sani, usufruendo di pasti di altissima qualità preparati con ingredienti biologici certificati in un contesto di condivisione e socialità. Il sostegno del Ministero permetterà alle scuole e alle famiglie di offrire menu biologici senza spese aggiuntive sul costo delle mense” ha commentato il Sottosegretario del Mipaaft, On. Franco Manzato.
L’obiettivo futuro da parte del Ministero è quello di moltiplicare le richieste di adesione al fondo da parte dei Comuni. Il Mipaaft – che da anni promuove una corretta alimentazione con il programma “Frutta nelle scuole” – con le mense scolastiche biologiche valorizza le produzioni agroalimentari sostenibili per l’ ambiente.
fonte : mipaaft