ZOOTECNIA

PESTE SUINA

E’ stato pubblicato il Decreto dell’Agricoltura contenente le regole per le misure a sostegno delle imprese colpite dalla peste suina periodo 1.07.2022-31.07.2023 e recante “Intervento a sostegno delle aziende suinicole italiane, che hanno subìto danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste Suina Africana (PSA), successivi ai termini fissati dal Decreto ministeriale n. 336168 del 28 luglio 2022 per il periodo dal 1° luglio2022 al 31 luglio 2023.”
Gli importi dedicati sono ripartiti in   60% alle piccole-medio imprese del settore della produzione agricola primaria e il 40% al settore della macellazione e della trasformazione dei prodotti agricoli.

COMPLETA VICINANZA AL SETTORE
“Siamo qui per confermare la nostra completa vicinanza a questo settore nella logica di un allevamento sempre più sostenibile”. Così il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenendo alla 95esima edizione della Fiera agricola e di zootecnia di Montichiari (Brescia).    

“Qui ho l’occasione – aggiunge il Ministro- di fare quello che mi piace di più, stringere le mani. Perché una mano ti racconta il carattere e la storia delle persone in modo più diretto di qualsiasi dialogo. E qui stringo mani che raccontano valori, tradizioni, passioni e lavoro. Bisogna garantire agli imprenditori la  presenza, anche fisica, e garantire loro ascolto e tutela, in Italia ma soprattutto nelle sedi extranazionali, rispetto a una passione e ad una vocazione che continuano a portare avanti con grandissimi sacrifici”.  

“Ci sono numeri importanti per il comparto-sottolinea- rispetto a quello che è lo stanziamento complessivo in manovra . Ribadiremo le misure che nello scorso anno abbiamo sviluppato e ne implementeremo alcune, in particolare rispetto all’innovazione.  La possibilità di avere un mondo sempre più moderno di allevamento e agricoltura garantisce maggiore produzione, maggiore qualità e maggior reddito e diminuisce ovviamente l’impatto ambientale”.  

“Io credo che immaginare un mondo senza animali, – continua- senza piante, senza colture, senza allevamento, senza agricoltura è terrorizzante per le nuove generazioni. I piccoli uomini e donne cresceranno in un modo anche conforme a quello che hanno ricevuto da bambini in termini formativi. Allora, è essenziale che sappiano in che mondo vivono, che cosa devono proteggere e siano a conoscenza che l’eredità che riceveranno è il frutto del lavoro di chi ha contrastato un modello che cancellasse tutto quello che per millenni abbiamo amato”.  

“Vogliamo approvare la Legge che vieta la carne coltivata nella libertà e nella possibilità di un Parlamento che rappresenti la volontà di un popolo di decidere se questa Nazione si debba aprire alla cancellazione del sistema agricolo e dell’allevamento o alla sua valorizzazione. Noi abbiamo scelto di valorizzarlo”, ha concluso il Ministro.  

PSA
“Sulla peste suina dalla sinistra arriva con estremo ritardo un’inconsapevole mea culpa. Dopo anni al Governo contraddistinti, come in altri ambiti, da un colpevole immobilismo sul tema della gestione e contenimento dei cinghiali ora le stesse persone che per anni non hanno fatto nulla, intimano al Governo di risolvere l’emergenza da un giorno all’altro. Quello che un tempo è stato un problema, ora grazie al nulla fatto in precedenza, si è trasformato in una vera e propria emergenza. Chi avrebbe potuto e dovuto decidere ha preferito sottostare ai diktat di un fanatismo ambientalista che ci ha portato alla situazione odierna, alla quale il Masaf, il ministero della Salute, della Difesa e tutto il Governo Meloni stanno mettendo riparo con un impegno massivo, vedi il coinvolgimento dell’esercito che, grazie al ministro Crosetto, si è subito reso disponibile a collaborare per risolvere l’emergenza.

Stiamo rimediando agli errori del passato, ma né io né il ministro Lollobrigida abbiamo la bacchetta magica che sarebbe invece necessaria per fronteggiare e risolvere di colpo l’emergenza. Il numero spropositato di cinghiali presenti sul territorio italiano, principali responsabili della diffusione del contagio della PSA, è cresciuto a dismisura in nome di un insensato animalismo che ora si sta ritorcendo contro gli animali dei nostri allevamenti, contro l’ambiente abusato da una popolazione di ungulati con una media incomparabile con nessun altro Paese europeo e contro il futuro economico del comparto suinicolo italiano. Un futuro messo a rischio dall’inadeguatezza e dalla insipienza amministrativa di chi ora grida contro il Governo chiedendo di fare presto. Il Governo ha fatto presto, ha fatto quello che non è stato fatto in anni di inazione e grazie al via libera della commissione permanente Agricoltura della conferenza Stato-Regioni ora ha gli strumenti per operare grazie al Piano di contenimento e gestione della specie cinghiale. Al contrario di chi ci ha preceduto sentiamo forte la responsabilità di garantire agli imprenditori e ai lavoratori del comparto suinicolo un futuro messo a rischio in maniera irresponsabile da imperdonabili pressapochisti”.

NO INQUINANTE COME INDUSTRIE, BENE DECISIONE EUROPARLAMENTO
“Bene la decisione della plenaria del Parlamento europeo che, oggi, ha bocciato la proposta della Commissione di includere gli allevamenti di bovini nella nuova direttiva sulle emissioni industriali. Una scelta che, di fatto, avrebbe portato la zootecnia ad essere definita altamente inquinante. Respingere questo provvedimento è la decisione opportuna per tutelare un settore nevralgico per l’agroalimentare, evitando il rischio di desertificare intere aree della Nazione, a vantaggio di quegli Stati extra-Ue che non avrebbero rispettato gli stessi nostri vincoli. Continueremo a lavorare per difendere un tessuto produttivo già ampiamente sostenibile e vigileremo affinché non passi l’idea che i cibi sintetici possano essere la soluzione per garantire la sostenibilità ambientale”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

PESTE SUINA: CREAZIONE DI UN “GRUPPO DI CONTATTO TECNICO”
La peste suina africana è una malattia virale che colpisce i suidi (suini e cinghiali) attualmente diffusa in diversi paesi europei. La malattia si trasmette all’interno delle popolazioni di cinghiali selvatici per contatto diretto o indiretto tra suidi, per ingestione da parte di suidi di prodotti a base di carne suina contaminati dalla malattia o per contatto con persone, veicoli o attrezzature portatori del virus.  Questa malattia non è trasmissibile all’uomo.
La cooperazione transfrontaliera è uno strumento centrale nella lotta contro questa malattia, al fine di promuovere lo scambio di informazioni e armonizzare i metodi di sorveglianza e controllo.  
A margine del vertice Unione europea – Unione africana dei Ministri dell’agricoltura tenutosi il 30 giugno e il 1 ° luglio 2023 a Roma, Francesco Lollobrigida Ministro dell’agricoltura, delle foreste e della sovranità alimentare dell’Italia e Marc Fesneau Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare della Francia, hanno concordato di incrementare i livelli di cooperazione tra i due Paesi con l’obiettivo di prevenire la diffusione della peste suina africana al di fuori delle zone infettate. 

In tale occasione, i due Ministri hanno annunciato la creazione di un gruppo di contatto tecnico che riunisce esperti di entrambi i paesi in materia di salute animale, fauna selvatica e caccia, a livello regionale e nazionale. 

L’obiettivo di questo gruppo di contatto tecnico sarà quello di coordinare le strategie per prevenire la diffusione della malattia. Gli obiettivi principali saranno: 

* organizzare scambi di informazioni tra i diversi livelli regionali e nazionali; 
* condividere esperienze sulle modalità di gestione operativa;
* lavorare su strategie comuni, in particolare sulla gestione della popolazione di cinghiali selvatici e la sorveglianza della fauna selvatica;
* favorire l’identificazione di progetti scientifici congiunti; 
* realizzare una cooperazione operativa per le zone di confine.

MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE ANIMALE
Un’analisi delle scelte strategiche effettuate dall’Italia tra primo e secondo pilastro nel Piano strategico della PAC
Il concetto di benessere animale è sempre più centrale nella definizione delle politiche del settore agroalimentare, a livello nazionale ed UE, ed è riconducibile al rispetto di una serie di norme per la protezione degli animali da reddito finalizzata a contenerne la sofferenza, in considerazione della loro natura di “esseri senzienti”; nella Politica Agricola comune è spesso associato ad altre criticità connesse con l’allevamento.
Si tratta di un tema complesso e dalle implicazioni etiche e sociali che vanno ben oltre le questioni legate alla sicurezza alimentare e al contrasto del sempre più diffuso fenomeno della resistenza antimicrobica………………
http://www.pianetapsr.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2853
Fonte CREA

CARNI SUINE DA SARDEGNA
“Con la decisione arrivata nelle ultime ore a Bruxelles, dopo oltre 40 anni per la Sardegna finisce l’embargo sull’esportazione di carni, causato dell’epidemia di peste suina africana. Nella rideterminazione dei territori sottoposti in precedenza a restrizioni, la maggior parte della Sardegna si colloca fuori dalla fascia di rischio. Soltanto su alcune aree rimangono le restrizioni, ma in questi casi la movimentazione e la commercializzazione dei prodotti sarà regolamentata da linee guida in fase di elaborazione da parte del Ministero della Salute, di concerto con la Regione Sardegna.
Si tratta di un momento storico per gli allevatori sardi e per tutti gli imprenditori della filiera, che meritano finalmente di ripartire, pienamente e in sicurezza, nelle loro attività economiche. 
Questa vicenda è da sempre una priorità che abbiamo attenzionato anche dall’opposizione, considerandola una piaga per l’economia sarda. Oggi arrivano risultati positivi. Il nostro impegno sarà quello di restare al fianco degli allevatori di tutto il territorio sardo, con un lavoro paziente, condiviso e partecipato”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
Fonte Masaf

FIERA DI CREMONA
“La 77esima edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona dimostra che il settore è radicato nella nostra storia e nella nostra economia, grazie al lavoro e ai risultati delle imprese del comparto. Sostenerle, puntando su ricerca e innovazione, è fondamentale per valorizzare un prodotto che nasce dalla capacità di chi realizza e fa crescere la propria attività, tramandandola di padre in figlio. Ed è proprio ai giovani che dobbiamo continuare a guardare con attenzione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste oggi a Cremona in visita alle Fiere Zootecniche Internazionali. “Voglio ribadirlo ancora una volta: non ci arrenderemo all’idea di un sistema economico e alimentare fondato sulla produzione di alimenti creati in laboratorio”, ha poi aggiunto il ministro Lollobrigida.
Fonte Masaf

FONDO SOSTEGNO IMPRESE AVICOLE
Nel Decreto 12 maggio, pubblicato in G.U. sono riportate le regole per ottenere, da parte delle aziende avicole, che hanno subito danni indiretti a causa del COVID, rimborsi fino al 25% (o al 100% per le imprese che allevano specie minori) dei danni subiti.
Il Decreto, molto articolato, individua le tipologie di allevamenti ammessi al sostegno, sia impegnati nella produzione che nella trasformazione delle carni e, molto importante, le tipologie delle perdite ammesse al contributo.
Nella presentazione della domanda, per via informatica ad AGEA, occorre fare attenzione alle modalità di dimostrazione dei danni subiti nel periodo compreso tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021.
In definitiva occorre leggere con molta attenzione il documento inviato agli Associati.

Nel Decreto 12 maggio, pubblicato in G.U. sono riportate le regole per ottenere, da parte delle aziende avicole, che hanno subito danni indiretti a causa del COVID, rimborsi fino al 25% (o al 100% per le imprese che allevano specie minori) dei danni subiti.
Il Decreto, molto articolato, individua le tipologie di allevamenti ammessi al sostegno, sia impegnati nella produzione che nella trasformazione delle carni e, molto importante, le tipologie delle perdite ammesse al contributo.
Nella presentazione della domanda, per via informatica ad AGEA, occorre fare attenzione alle modalità di dimostrazione dei danni subiti nel periodo compreso tra il 23 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021.
In definitiva occorre leggere con molta attenzione il documento inviato agli Associati.

PESTE SUINA
È stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli il decreto che disciplina i criteri per la concessione del Fondo di parte corrente per il sostegno della filiera suinicola, pari a 25 milioni di euro.

Il decreto, che ha ricevuto ieri l’intesa della Conferenza Stato-Regioni, è finalizzato a sostenere le imprese della filiera suinicola che hanno subito danni indiretti per l’applicazione di misure di prevenzione, eradicazione e contenimento dell’epidemia di peste suina africana (PSA) e dal blocco delle esportazioni dei prodotti trasformati, a partire dal 13 gennaio 2022 sino al 30 giugno 2022 e che siano ubicate in comuni assoggettati a restrizioni sanitarie.

Il 60% delle risorse è destinato alle PMI della produzione agricola e il 40% alle imprese del settore della macellazione e trasformazione.

Obiettivo del decreto è quello di sostenere gli imprenditori coinvolti e far fronte alla crisi derivante dalle misure di eradicazione, dal fermo di impresa, dalla impossibilità di commercializzare il prodotto secondo i normali canali commerciali, dal blocco delle esportazioni e dalle altre tipologie di danno indiretto.

In particolare possono beneficiare del sostegno le piccole e medie imprese della produzione primaria e le imprese dei settori della macellazione, trasformazione di carni suine, colpite dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati, ubicati nei comuni assoggettati a restrizioni sanitarie indicati nel decreto, quelle che nel 2021 hanno utilizzato suini o carni suine provenienti dalle Regioni interessate dal provvedimento e quelle che nel 2021 hanno esportato carni suine o prodotti trasformati in Paesi extraeuropei in cui è risultato impossibile esportare totalmente o parzialmente i salumi dall’Italia nel periodo in esame.
Fonte Mipaaf

INTESA IN CSR SU DECRETO 80 MILIONI PER FILIERE ZOOTECNICHE 

80 milioni di euro per le filiere zootecniche colpite dall’aumento dei costi delle materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina. È stata sancita oggi l’intesa in Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto, a valere sul “Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura” che interviene su alcuni dei settori zootecnici colpiti da un eccessivo innalzamento dei costi di produzione, con particolare riferimento all’aumento del costo dei mangimi e delle principali voci di costo aziendale.
Le imprese agricole interessate sono quelle di allevamento di suini, di scrofe, di vitelli, di ovicaprini, di conigli, di galline ovaiole, di tacchini, di polli, di bovini di razze autoctone.
Dopo il decreto che ha stabilito “l’intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina” da 144 milioni di euro, firmato dal Ministro Patuanelli la scorsa settimana, con questo secondo decreto si prevedono aiuti anche per le altre filiere zootecniche, in modo da poter dare un sostegno e una tutela reale agli allevamenti e al reddito delle imprese.

FIRMATO DECRETO DA 144 MILIONI AIUTI STRAORDINARI A COMPARTO ZOOTECNICO Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli ha firmato il decreto di “Intervento a favore dei produttori del comparto zootecnico tramite la previsione di aiuti eccezionali di adattamento per i danni indiretti subiti in seguito all’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

Il provvedimento mira a sostenere alcuni settori del comparto zootecnico maggiormente colpiti dall’aumento dei costi di materie prime, dal caro energia e dalle conseguenze dirette e indirette del conflitto in Ucraina, con l’obiettivo di favorire metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, del clima e del benessere animale. L’importo complessivo è di circa 144 milioni di euro, di cui circa 48 milioni di fondi comunitari, stanziati in applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 467/2022 che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori dei settori agricoli più colpiti dalla crisi, a cui si aggiunge un cofinanziamento nazionale pari a circa 96 milioni di euro.

L’erogazione delle risorse ai beneficiari sarà effettuata entro il 30 settembre 2022. Relativamente al sostegno degli altri settori zootecnici colpiti dall’aumento dei costi delle materie prime il Ministero sta intervenendo con un ulteriore provvedimento, finanziato, per un importo pari a 80 milioni di euro, con risorse nazionali e che sarà esaminato nella prossima seduta della Conferenza Stato Regioni, prevista per il 6 luglio.
Fonte Mipaaf

AsPerA

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