IMPORTANTE PER I FUTURI DIPLOMATI
come è noto la riforma “Gelmini” è intervenuta sul sistema scolastico dell’istruzione tecnica agraria riducendo l’orario settimanale di ben 8 ore nella classe quinta e, in minore numero, nelle altre classi terminali, formando un diplomato che, al termine del percorso scolastico ottiene, al posto di quello di “Perito Agrario”, un diploma da titolo cambiato in
Diplomato in “Agraria, agroalimentare e agroindustria”
Considerato che, come da legge 28 Marzo 1968 n. 434 art.1, il titolo di perito agrario, al fine dell’esercizio delle attività professionali spetta a coloro che abbiano conseguito il diploma di perito agrario in un istituto tecnico agrario statale o parificato e l’ abilitazione all’esercizio della professione e siano iscritti all’albo professionale, deriva che nessuno dei diplomati dagli Istituti Tecnici Agrari dall’anno 2015 potrà accedere alla professione ed a tutte quelle attività che dal titolo di Perito Agrario possono derivare.
Ora, pressati dalle famiglie degli studenti cui nessuno ha anticipato tale problematica, pur non ritenendo tout court il diplomato immediatamente idoneo ad entrare nel mondo della professione ma affidando al tirocinio il compito di compensare la mancata formazione originata dalle decurtazione oraria, per sanare la incresciosa situazione venutasi a creare chiediamo, sentito il parere dell’ufficio legislativo, l’emanazione di un decreto di “equivalenza” tra i titoli ante e post- riforma, che sappiamo già in itinere ma ancora senza il parere dell’Ufficio Legislativo del MIUR.
Ieri 25 febbraio, a seguito di un incontro avuto presso il MIUR, abbiamo avuto la conferma dell’ attenzione che presterà l’On.le Davide Faraone, Sottosegretario di Stato al MIUR, alla problematica su riportata al quale va il grazie della Categoria per la sensibilità dimostrata nei confronti di un problema così importante per i futuri diplomati dagli Istituti Tecnici Agrari riserverà al problema.
Un grazie al Collega Andrea Bottaro, Presidente del Centro Studi di As.Per.A. ed a quanti si sono e si stanno costantemente prodigando affinché si arrivi ad una positiva definizione della problematica.
Leonardo Perronace